III-IV SM/Scuole superiori
Dimon Lereng Wilmond - Danimarca 2018 - 90 min
In collaborazione con il Film Festival Diritti Umani Lugano

2017: Oleg, 10 anni, vive nell’est dell’Ucraina insieme alla nonna dalla morte della madre. Aspettando la fine della guerra Oleg si diverte col cugino Yarik e il ragazzo Kostia. Insieme esplorano le campagne, discutono su ciò che fa diventare veri uomini, testano i propri limiti e, a volte, li superano. Questo documentario segue per un anno la vita di Oleg, sottolineando il forte legame con la nonna e, avvicinandosi a Oleg, mostra gli effetti del conflitto sui bambini.

Sinossi

Oleg, un bimbo di dieci anni, vive con la nonna Alexandra in un piccolo villaggio situato nell’ovest dell’Ucraina vicino alla linea del fronte di guerra fra separatisti pro russi e forze dell’esercito ucraino, conflitto iniziato nel 2014.

Hnutove, il villaggio dove vive con la nonna, si trova a mezzo chilometro dal fronte.

Mentre quasi la totalità degli amici e tutto il resto della famiglia sono partiti, Oleg non ha altro posto dove vivere. La madre è morta in seguito ad un attacco nemico. La casa è fatiscente, il villaggio è semidistrutto dai combattimenti, fra le macerie si rischia di inciampare su mine o proiettili lasciati dai soldati; a scuola s’impara anche a riconoscere le armi fra le macerie per poi segnalarle e evitare di toccarle e si fanno esercizi di evacuazione in caso di attacchi armati.

Oleg esce di tanto in tanto con l’amico Kostja, un adolescente che gli proporrà di imparare ad usare la pistola ma soprattutto trascorre il suo tempo col cuginetto che però partirà con la zia in un altro villaggio dove vive il suo nuovo compagno. La tristezza causata da questo evento sembra superare la paura degli spari che quotidianamente giungono dal fronte vicino a cui fanno eco l’abbaiare dei cani.

Il cuginetto rientrerà dopo qualche settimana e la zia lo lascerà dalla nonna Alexandra perchè sembra aver incontrato difficoltà ad integrarsi nel nuovo villaggio e sembra, aver subito violenza da alcuni ragazzi.

La relazione fra Oleg e il cugino non sarà più la stessa, ai giochi innocenti si sostituiranno parole ed atti violenti ma i ragazzini continueranno a sopravvivere, anche ai problemi di salute della nonna che necessita di cure e non potrà badare loro per diverse settimane...

Approfondimento

Il documentario che è stato filmato da Simon Lereng Wilmont è un regista che si è formato presso la National Film School in Danimarca nel 2009 ed è riconosciuto in Europa e nel mondo per diverse sue opere: Dormitory master premiato in Cina, Above the ground beneath the sky premiato a Vienna.

Durante un anno di riprese, dal 2016 al 2017, l’artista ha voluto mostrare cosa può significare per un bimbo crescere nel bel mezzo di un conflitto armato .

Oleg è stato filmato durante la sua vita quotidiana testimoniando l’erosione graduale e inesorabile della sua innocenza di bimbo, causata dalla guerra in corso nell’est dell’Ucraina.

L’autore vuole dimostrare come la famiglia e gli amici sono elementi importanti per la sopravvivenza in tempo di guerra ma anche effimeri e fragili: oggi ci sono ma domani potrebbero essere partiti o morti.

Spunti didattici

  • Il film è un documentario girato durante un anno, dove il regista ha seguito la vita di Oleg e della sua famiglia. In cosa consiste la differenza fra documentario e film?
  • la guerra caratterizza il quotidiano di Oleg. Conoscete qualcuno che ha vissuto in zone di conflitto armato? Oppure qualcuno che è dovuto fuggire dal proprio paese dove era scoppiata la guerra?
  • Per Oleg, la famiglia composta dalla nonna e dal cuginetto, sono ciò che resta della sua famiglia: grazie a loro, la vita continua con una parvenza di normalità: si va a scuola, si rispettano le regole che permettono di vivere, si gioca, si condividono i propri vissuti e le proprie emozioni. Quanto ritenete sia importante poter contare sulla propria famiglia, nella vita di tutti i giorni? Quanto ritenete sia importante poter contare sui propri amici, nella vita di tutti i giorni?