Proiezione pubblica
Dominique Monfery - Italia/Francia 2009 - 80 min

Quando muore la zia Eleonora, Nat, che non sa ancora leggere, riceve un'intera biblioteca. I personaggi delle fiabe, che la zia gli raccontava, la notte prendono vita. Purtroppo i suoi genitori vendono tutti i libri al gretto rigattiere Ramazzatutto. Per salvare i personaggi l’unica soluzione è per Nat vivere un'avventura, come quelle raccontate nei libri.

La scelta di questo film, non recentissimo ma molto apprezzato in passato, è dovuta alla sua bellezza sia in termini grafici, per la ricchezza delle immagini, dei colori, dei particolari sia per il suo contenuto, sempre attuale, che è l’importanza di mantenere vive le storie che accompagnano l’infanzia, le favole, i racconti.

Esiste anche in versione libro illustrato, l’autrice è Rebecca Dautremer, il titolo lo stesso, Nat e il segreto di Eleonora, 2014, Gallucci. Le tematiche affrontate sono diverse tra cui l’importanza della fantasia, la fiducia in se stessi, il rapporto tra fratelli, la dislessia. Tematiche tanto attuali quanto il valore della lettura.

Sinossi

Per Nathaniel l’estate è legata alle storie fantastiche raccontate dalla zia Eleonora, proprietaria della casa dove tutti gli anni egli si reca in vacanza con i genitori e la sorella Angelica. Quando la vecchia signora muore, lascia ad Angelica una bambola russa e a Nat la chiave di una stanza che nessuno ha mai aperto, dove un’enorme biblioteca conserva le prime edizioni dei classici più famosi. Nat non sa ancora leggere e i libri, senza una lettrice, non hanno molto valore per lui; la casa necessita di riparazioni urgenti, perciò il bambino propone ai genitori di vendere i libri a un antiquario per trovare i soldi necessari. Nat scopre solo in seguito che i protagonisti delle storie sono vivi e in miniatura e possono magicamente uscire dalle pagine! Per salvare questo patrimonio immenso tocca poroprio a lui diventare il successore di Eleonora ma deve superare una grande prova: leggere una frase posta al di sopra dell’orologio entro mezzogiorno del giorno seguente. Nat è convinto di non saper leggere e per questo viene ridotto alle dimensioni di uno gnomo da una fata impulsiva che lo accusa  di aver tradito il segreto della zia. L’ormai piccolissimo Nat, a causa delle sue nuove dimensioni, dovrà affrontare difficoltà enormi per impedire all’antiquario di vendere i libri e raggiungere di nuovo la casa per leggere la scritta e far sì che il rito si compia.

Analisi

Avvicinare i bambini alla lettura. È questa l'impresa che si prefigge Nat e il segreto di Eleonora, lungometraggio animato della torinese Lanterna Magica, che con il cartone torna al cinema 7 anni dopo Totò Sapore.  Coprodotto insieme alle francesi La fabrique e Gaumont – Alphanim, questo coraggioso racconto esplora con tatto e leggerezza il tema della dislessia. Il film vanta anche una realizzazione in totale controtendenza nel mondo dell’animazione: non è solo lontano dall’ormai onnipresente stereoscopia, ma è anche disegnato in 2D con uno stile sofisticato ed elegante, quello dell’illustratrice Rebecca Dautremer, che ha saputo dar vita a protagonisti tratteggiati in maniera originale, colorati con toni accesi e caldi dal sapore fortemente pittorico. Uno stile in grado di proiettarci perfettamente nel mondo delle fiabe pur non usando la grafica tridimensionale.

Nat e Angelica sono due fratelli che non riescono a comunicare e hanno una visione della vita piuttosto contrastante: lui pieno di fantasie, lei concreta e con un vivo senso pratico. Angelica non crede alle storie che affascinano il fratello e lo deride spesso perché non sa leggere; quando scopre che la sua eredità consiste in una semplice bambola, mentre a Nat tocca un’intera stanza piena di libri, che non è in grado di leggere, le cose non migliorano.

L’eredità della zia Eleonora sembra in un primo momento insignificante ai due bambini, ma nasconde un segreto dentro al quale è celato un messaggio strettamente correlato al significato dell’esistenza; per comprenderne il significato occorre affrontare delle prove e compiere quel viaggio che permette di comprendere l’invisibile che è nascosto dietro le apparenze. Ma per superare gli ostacoli bisogna unire le forze;  la solidarietà, necessaria per affrontare i pericoli, fa nascere fra i due fratelli una nuova intesa e fa emergere un affetto che prima rimaneva inespresso. E alla fine anche la banale bambola russa rivelerà i suoi tesori.

Un bel racconto, che denuncia il pericolo di mettere in cantina le storie del passato e le vecchie fiabe che hanno ancora tanto da dire.

Spunti didattici in famiglia, domande da porre ai bambini e di cui possiamo approfittare noi adulti

  • Quali sono le fiabe che conosciamo e ricordiamo? Qualche personaggio che non conoscevamo ci ha incuriosito dopo il film? Chi è il nostro eroe preferito? Quale personaggio ci spaventa?
  • Chi è il nostro lettore preferito di storie? Preferiamo leggere o ascoltare le storie? Abbiamo un rito per l’ascolto o la lettura? Ad esempio: ci piace leggere a letto prima di dormire oppure su una poltrona sorseggiando una cioccolata calda? Amiamo ascoltare le storie da soli o in compagnia? A scuola ci raccontano delle storie solo per il piacere di ascoltare?
  • Abbiamo mai sognato qualche personaggio o di essere in una storia? Lo abbiamo mai desiderato? In quale? Abbiamo già uno scrittore preferito? Confrontiamoci in famiglia!
  • Perché i libri di zia Eleonora erano così ambiti dai collezionisti nonostante fossero molto vecchi? Conoscete il nome di alcuni scrittori di fiabe e in quali anni hanno scritto le loro storie, sapete perché o per chi le hanno scritte?
  • Abbiamo paura di leggere? Abbiamo difficoltà nella lettura? Come possiamo ispirarci al nostro piccolo eroe per prendere coraggio e fiducia in noi stessi? Chi può aiutarci? (un testo che consigliamo per questo argomento è: Madeline e il cane che le insegnò ad amare i libri, di L. Papp, Giunti, 2019)
  • Se ci è piaciuto il modo in cui il film d’animazione è stato illustrato, non possiamo mancare altri capolavori della famossissima Rebecca Dautremer nell’ambito della letteratura per l’infanzia. Qualche esempio: Alice nel Paese delle Meraviglie, libro delle ore felici di Jacominus Gainsborough. Ma anche per i più grandi: Una bibbia, Uomini e topi, solo per citarne alcuni. Buona lettura!